NIGHTGUIDE INTERVISTA ROBERTO BINETTI

NIGHTGUIDE INTERVISTA ROBERTO BINETTI

Roberto Binetti è un autore, arrangiatore e produttore. Suona dall'età di 6 anni, e dopo una carriera che lo ha visto cimentarsi dal jazz-fusion, alle musiche originali per spettacoli teatrali fino alle registrazioni e alle partecipazioni televisive e al fianco di miti come Gloria Gaynor, ha dato alle stampe il suo primo cd solista, uscito ad aprile ed intitolato "Universo Fantasia". Lo abbiamo incontrato per parlare di questa sua nuova esperienza musicale, ecco cosa ci ha detto.

NG. Lasciare, anche se momentaneamente, il mondo delle collaborazioni musicali per dedicarsi a se stessi in prima persona, Universo Fantasia è il risultato di un'esigenza personale, artistica o cosa ti ha spinto a questo importante passo?
RB Direi che è stata la naturale conseguenza del mio percorso musicale: ho sentito l'esigenza di raccontare con le mie composizioni quella che è la mia personale concezione della musica, che per essere viva deve dare emozioni. Artisticamente è stata anche una sfida, in quanto dei brani per pianoforte ti lasciano solo davanti alle note, e per questo motivo è stato ancora più entusiasmante.

NG. Quanto tempo ha richiesto la composizione dell'album?
RB I brani sono stati composti nell'arco di circa un anno, ho lasciato scorrere la musica senza cercare facili melodie ma cercando di essere me stesso.

NG. Sono brani che avevi nel cassetto o sono nati in epoca recente proprio per questo album?
RB Sono tutti nati in epoca recente, insieme ad altre composizioni che poi sono state momentaneamente messe da parte: inizialmente non pensavo all'album, ma col tempo le stesse composizioni mi hanno convinto a presentare l'insieme per farne risaltare il carattere melodico ed intimo.

NG. C'è un brano o più brani di Universo Fantasia ai quali sei più legato o che ti possono descrivere meglio di altri?
RB Direi un insieme di brani, da “In front of winter sea” e “It rains outside” per le composizioni con un carattere calmo e contemplativo, per arrivare a “Energy for life”, “Gnom” e “The fleeting thought” che rappresentano la mia concezione dinamica e gioiosa della musica. In ogni caso sono legato a tutte le composizioni, penso che in ognuna di esse si possano ritrovare elementi della mia musicalità.

NG. C'è un posto in particolare dove ami comporre la tua musica?
RB Il sogno sarebbe poter comporre davanti ad una vetrata a picco sul mare, ma fortunatamente nella mia casa milanese posso godere di fantastici tramonti dai quali spesso traggo ispirazione.

NG. E' un album decisamente di atmosfera, che accompagna l'ascoltatore verso fantasie e sogni. C'è un'atmosfera particolare che riconosci come preponderante nell'album, oppure sono 10 istantanee nate da 10 distinti momenti che hai voluto musicare?
RB Alcuni brani sono nati di getto senza una particolare suggestione che non fossero le note stesse, mentre altri sono stati suggeriti appunto da stati d'animo o pensieri: possono essere dei momenti malinconici o di voglia di energia, può essere un'esperienza appena trascorsa, può essere un ricordo, un colore, un incontro. Il filo conduttore di Universo Fantasia è l'insieme del mio modo di intendere la musica: melodia ed armonia che si integrano con il jazz e l'improvvisazione, nella ricerca di un equilibrio che possa andare a toccare l'intimità ed il significato della musica e che riesca a dare delle emozioni per cui chi ascolta possa crearsi il proprio mondo di fantasia, dove ognuno possa volare con le emozioni per una melodia, per un pensiero, per un determinato momento.

NG. Parlaci di Gnom, di com'è nata e di questo personaggio che non è un personaggio, ma un modo di essere.
RB Esatto, Gnom è tante cose insieme, è un gioco tra amici alle superiori, è un disegno del mio personaggio, è essere gioiosi senza essere futili, è divertirsi con le cose semplici, è stare bene con se stessi e con gli altri. Ho pensato ad un brano che potesse racchiudere queste sensazioni e riuscisse a comunicare la gioia per la vita.


NG. In Italia sei la conferma della presenza di artisti di assoluto rilievo in particolare al pianoforte, in particolare negli ultimi anni c'è stata un'attenzione maggiore anche del pubblico, verso questo genere musicale “colto”, come vedi la scena musicale italiana da protagonista?
RB E' vero che negli ultimi anni è maturato un forte interesse verso la musica per pianoforte, grazie ad artisti importanti che hanno saputo proporre un modo nuovo nel loro modo di suonare, e questo è indubbiamente un bene. Ciò che mio avviso è importante è che i nuovi musicisti riescano a proporre musica sempre diversa, senza ripercorrere le strade già conosciute: negli ultimi anni abbiamo vissuto un cambiamento epocale nel modo di fruire della musica e sia il musicista sia l'ascoltatore ne sono coinvolti; la tecnologia ci mette a disposizione uno sterminato catalogo musicale, ma questo significa un'offerta di musica che è chiaramente sovradimensionata; penso che alcuni giovani possono trovare difficoltà ad approfondire l'ascolto di un autore in quanto spesso prediligono la quantità alla qualità, a volte invece ci troviamo di fronte ad un “consumo” di musica dettato talvolta dalle mode più che da un vero coinvolgimento pensato e voluto. Per questi motivi penso sia fondamentale desiderare fare musica non per “avere successo” ma per avere e dare quelle emozioni che la musica offre, per riuscire a comunicare qualcosa a chi ascolta.

NG. Hai già previsto un Tour? Puoi anticiparci i prossimi appuntamenti dove potremmo ascoltarti Live?
RB Ho appena presentato il progetto Universo Fantasia incontra la Danza, un evento andato in scena alla DancaHaus Compagnia Susanna Beltrami, con il danzatore Cristian Cucco e la violoncellista Francesca Ruffilli. Ora stiamo organizzando varie date in festival estivi, per essere aggiornati fare riferimento alla mia pagnia facebook oppure al mio sito www.robertobinetti.it

NG. Roberto Binetti, nel tempo libero che musica ascolta?
RB Sono sempre stato un grande ascoltatore di musica, dalla classica fino alla canzone d'autore, dal rock al funky fino alla musica jazz, ed appena posso ascolto musica. Nominare tutti gli artisti sarebbe impossibile, però potrei dire da J.S. Bach a Brad Mehldau e Keith Jarrett passando per gli Yellow Jackets e Al Jarreau.

Intervista a cura di Mathias Marchioni
 

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