Nightguide intervista  STEFANO IANNE

Nightguide intervista STEFANO IANNE

''Iamaca'' è un progetto molto particolare: 9 tracce che mescolano sapientemente la classicità del pianoforte a influenze free-jazz, ispirazioni alla grande musica sixties, tratti psichedelici e riferimenti all'elettronica. ''Iamaca''  è anche il nome del trio di artisti che hanno lavorato al progetto, composto da Stefano Ianne, dal sassofonista Mario Marzi e dal percussionista Stefano Calvano.
A voi l'intervista che Stefano Ianne  ha concesso alla redazione di Nightguide.


Come si uniscono la professione di musicoterapeuta e quella di compositore?
Sono molto diverse se qualcuno pensa di utilizzare la musicoterapia per comporre sbaglia strada genere i musicoterapeuti più bravi e più efficaci sono i musicisti non eruditi. Ho una laurea presa al biennio specialistico in musicoterapia con indirizzo clinico e ho fatto tutto il tirocinio a San Giorgio di Ferrara, che è un ospedale nel riabilitativo e quelle stata la mia fortuna. perché nel mio caso di musicoterapia conservatorio ho imparato veramente poco, mentre ho imparato tutto in ospedale. La musicoterapia non è fatta di musica strutturata nella dottrina è fatta semplicemente da ascolto, empatia, attenzione, cosa che cosa che può fare anche chi non ha raffinati studi musicali. Semmai un buon impianto di studi di psicologia e di psichiatria può aiutare ad affrontare i casi più complicati, come per esempio l'autismo. Quando uno compone invece è tutta un'altra storia.
  

Quanto conta l'identità nei tuoi brani?
È un punto fondamentale della mia musica. Io ho una cifra stilistica molto personale e cerco per quanto posso di non prendere spunto da nulla che non sia semplicemente la natura delle cose, le mie personali sensazioni, le mie emozioni e tradurle in qualcosa di fruibile emotivamente. Pur tuttavia non mi piace essere ridondante. Ecco perché in questo IAMACA  ho composto nove brani tutti completamente diversi l'uno dall'altro ma tutti profondamente riconoscibili in me.
  

Come ti sei trovato nella collaborazione con gli altri componenti del tuo trio, ovvero Calvano e Marzi?
"Tre cazzari al servizio di Sua Maestà": così potrebbe intitolarsi un film di una nostra prova in studio. Poi veniamo talmente da esperienze diverse che ci sorprendiamo di volta che siamo lì a suonare un brano. L'integrazione è arricchimento in tutte le cose, anche nella musica.
  

Hai detto che hai scritto queste 9 tracce ispirandoti al processo di trasmissione delle emozioni: quali vorresti generare negli ascoltatori?
Bella domanda! Una volta speravo che provassero le stesse emozioni che provavo io nel comporre i brani. Adesso invece mi intriga molto di più sapere quali sono le emozioni che loro originariamente propongono a se stessi. Voglio scoprire chi sono loro intimamente e non che abbiano le stesse emozioni che ho io. Anche perché non è possibile: siamo tutti diversi.
  

E quali hai provato tu, registrando?
Quando penso a me quando compongo penso a Jackson Pollock perché è tutto un "sul farsi" delle emozioni. È' lì che provo la maggiore soddisfazione quando invece poi ho finito a me sostanzialmente non interessa più; mi piace pensare che saranno gli altri che cominceranno ad ascoltare se stessi ascoltando la mia musica.
  

Hai composto anche per programmi televisivi; come trovi l'ambiente legato alla tv?
Ho avuto le edizioni Rai per cinque dischi. Per fortuna ho avuto l'interlocutore giusto, Pietro Ferri, che ha saputo valorizzare le mie musiche proponendole ai registi delle varie trasmissioni.
 
 
E quello della musicalità pura?
C'è poco da dire: non frequento locali, non sono mondano, non vedo molte persone, mi piace comporre autonomamente e poi condividere con le persone e gli artisti che ritengo meritevoli di essere frequentati.
  

L'artista con cui ti ha fatto più piacere collaborare?
Farei un torto agli altri se non li nominassi tutti ma vorrei comunque citare Valter Sivilotti e Mario Marzi su tutti. Il primo perché è il partner ideale per l'approccio sinfonico delle mie opere e pur essendo anche lui un fine compositore quando collaboriamo si mette in veste di arrangiatore a mia completa disposizione della mia Arte in simbiosi perfetta con ciò che mi aspetto. È' una virtù di pochi. Il secondo perché di tutti gli artisti esecutori che hanno collaborato con me e' quello in assoluto che ha compreso appieno la mia Arte e ci si è calato perfettamente è completamente a suo agio. Per uno come lui che ha letto spartiti di tutti i colori e suonato cose insuonabili e' per me una grande soddisfazione.
  

Quello con cui vorresti collaborare?
In passato ho espresso dei desideri di collaborazione, alcuni riusciti altri no. Preferisco non fare nomi e aspettare stavolta che la richiesta parta dagli altri. Le porte sono aperte a tutti se c'è onestà d'intento.
 

Progetti futuri?
Un grande concerto il 27 ottobre 2016 al teatro Alighieri si Ravenna con il trio Iamaca e orchestra sinfonica composta da musicisti dei tre istituti musicali della Romagna diretti da Marco Titotto. Un omaggio alla mia carriera che ho gradito molto per l'entusiasmo con il quale mi è stato proposto. Ospite Giancarlo Berardi, l'autore dei fumetti Ken Parker e Julia, che qui si esibisce con me in un brano condiviso arrangiato e diretto da Valter Sivilotti. Inoltre ci sarà la partecipazione di Sea Sheperd, un'organizzazione internazionale la cui missione é quella di fermare la distruzione dell'habitat naturale e il massacro delle specie selvatiche negli oceani del mondo intero al fine di conservare e proteggere l'ecosistema. Vi aspetto. A presto!
 

iamaca, stefano ianne

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