È appena uscito “Pasupata”, EP d'esordio dei Midihands, formazione nata nel 2007 dall'idea di due producer classe 1976 di origine pugliese: Fuso e Navak. I Midihands dal vivo usano macchinari audiovisivi ideati da loro stessi prendendo come modello di partenza il reactable, lo strumento nato una decina di anni fa grazie a un gruppo di ricercatori dell'Istituto Audiovisivo dell'Università Pompeu Fabra di Barcellona. Dopo anni di vere e proprie performance live, con esibizioni in club e festival non solo italiani ma anche spagnoli e tedeschi, “Pasupata” è il loro primo lavoro ufficiale ed esce per l'etichetta bolognese Relief Records che, dal 2015, sta pubblicando una serie di EP i cui suoni spaziano liberamente tra hip hop ed elettronica.

 
Ciao ragazzi, visto che prima di questo disco avete fatto tanti anni di esperienza dal vivo, ci raccontereste per bene come funzionano le vostre esibizioni live?
Ciao a tutti, Nightguide! Le nostre esibizioni sono sempre in continua evoluzione! La strumentazione di cui ci avvaliamo è formata da circuiti elettronici che diventano hang sintetizzati o pads che suonano percussioni, joystick che controllano beat e curiosi touchless controller che interagiscono con suoni ed effetti attraverso le "mani midi" nell'aria! Per questo EP ci siamo avvalsi di due featuring d'eccezione: Miriam Neglia alla voce, loop station+efx, e Antonino Barresi al flauto traverso+efx, entrambi con una gran bella gavetta alle spalle!

Perché, dopo tanti anni, un EP e non un vero e proprio album? Immagino che abbiate molti più pezzi pronti... o no?
Certo! In questi anni abbiamo prodotto molta musica, alcune di queste tracce sono uscite online in maniera gratuita. La scelta di non partire subito con un disco è stata dettata dalla consapevolezza di dover vendere la nostra musica a un pubblico inizialmente non troppo vasto, da qui l'idea di utilizzare il formato EP.

Dub, bass music, trip hop: sono questi i vostri ritmi di riferimento o ce ne sono altri? Ci aiutate a orientare il pubblico che ancora non vi ha ascoltato?
Per comprendere ciò che ci ha ispirato, dovremmo parlarvi per ore delle infinite influenze e dei generi musicali che s'intersecano nei ritmi dell'EP, ma ci limiteremo a dirvi che molte sono le componenti hip hop e quindi anche soul, funk, jazz che si nascondono all'interno dei nostri arrangiamenti...

Qual è, al momento, secondo voi, il livello della musica elettronica da club prodotta in Italia?
La musica elettronica in Italia ha vari esempi di artisti che sono diventati forti modelli d'ispirazione! Abbiamo avuto e, tuttora abbiamo, esponenti di alto livello che riescono a portare la nostra musica anche al di là dello stivale. Soprattutto grazie a internet, inoltre, ci sono le premesse per un futuro pieno di ottimi produttori. Speriamo anche noi di essere trascinati in questo vortice che si sta aprendo.

Cosa vi aspettate da questo EP, “Pasupata”?
Abbiamo concepito questo EP con un solo obiettivo: rendere il più professionale possibile l'intero percorso lavorativo, dalla realizzazione delle tracce fino all'uscita stessa del lavoro. Le nostre aspettative iniziano e finiscono qui. Ovviamente tutto ciò che sarà apprezzato ci darà quella linfa vitale necessaria a proseguire il nostro percorso produttivo. Abbiamo già tante idee per il futuro e non vediamo l'ora di farvele scoprire!

Foto copertina di Serena Venturini