È Colpa Tua, il debutto di Vittoria Iannacone, aspettando il cd d'esordio
 
Dopo essersi fatta le ossa anche grazie alle esperienze alle selezioni di Amici e X Factor, alla finale nazionale del Festival di Saint Vincent e alla partecipazione ad Area Sanremo, Vittoria Iannacone attira l'attenzione di Claudio Poggi (primo produttore di Pino Daniele) e di Diego Calvetti (già arrangiatore e produttore di artisti quali Noemi, Alessandra Amoroso e Bianca Atzei) che le arrangia il brano È Colpa Tua. Vittoria è un'autentica musicista che inizia a studiare presso il Conservatorio di Campobasso, sua città natale: prima violino e poco dopo pianoforte. Decide poi di ampliare il bagaglio culturale del suo percorso dedicandosi allo studio del canto.  In questo periodo è in studio di registrazione ad ultimare l'album d'esordio. La regia del videoclip del singolo è di Marco Giappichini.
 
Se dovessimo presentarti come artista, cosa dovremmo dire di te?
Sono una persona determinata nella vita e soprattutto nella mia passione, ovvero la musica. Ci credo molto e sono sempre alla ricerca di nuove sonorità e di brani che possano rappresentarmi, per far si che le persone che mi ascoltano possano rispecchiarsi nelle mie canzoni 
 
Hai iniziato studiando musica. Com'è nata questa passione? Chi ti ha spinto verso questa disciplina?
Sin da piccola ho sempre coltivato la passione per la musica, mi piaceva improvvisare suoni e produrre composizioni strumentali ad orecchio, poi, crescendo, ho deciso di iniziare un percorso di studi musicali per formarmi e ho sempre avuto la passione per il canto in maniera particolare. Non c'è stato nessuno che mi ha spinto a fare musica, mi ritengo una persona molto fortunata perché ho avuto sempre il sostegno dei miei genitori che mi hanno sempre detto di fare ciò che più desideravo senza mai obbligarmi a fare nulla.
 
Com'è nato il brano "È colpa tua"?
Si tratta di un brano scritto da due autori che stimo molto: Silvia Vavolo vincitrice del Premio Lunezia e Ronny Aglietti, bassista di Alessandra Amoroso. L'ho scelto fra i tanti che ho provinato, perché sentivo in qualche modo che mi rappresentasse, e che poteva essere adatto anche alle mie corde.
 
Cosa ti stimola a livello creativo?
Sono affascinata dalle cose semplici, umili e vere che mi danno stimolo e creatività sia nella musica sia nei testi. Mi farebbe piacere trovare la giusta chiave nel mio percorso artistico, che possa accostarmi il più possibile alle persone, arrivando quindi a toccare le corde della loro anima. Credo che per un artista non ci sia cosa più bella di sentir cantare le proprie canzoni perché senti che in qualche modo hai comunicato un messaggio e che un qualcosa resta oltre che nel tuo cuore anche in quello di chi ti ha ascoltato.

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