NIGHTGUIDE INTERVISTA RAIGE

NIGHTGUIDE INTERVISTA RAIGE

“ALEX”,  il nuovo album di inediti di Raige anticipato dal singolo “Il rumore che fa” feat. Marco Masinidebutta ai vertici della classifica di vendita, entrando alla terza posizione ad una settimana dalla sua pubblicazione.
 
Con questo nuovo lavoro che prende il titolo dal suo vero nome,  Raige sceglie di togliersi di dosso la paura di non essere all'altezza delle aspettative, sceglie di mostrarsi per quello che è davvero, senza regole, schemi o canoni. “Alex” non è soltanto un album ma anche un film a capitoli, una svolta artistica, in cui Raige si trova a scrivere con autori come Davide Simonetta e pochi altri per un progetto discografico più intimo e più libero. La produzione è di Cristian Milani e Antonio Filippelli.

 

Nelle sue canzoni non c'è solo rap, non c'è solo pop; c'è la sua anima.
E' stato un grande piacere per me poterlo intervistare.

NG. Chi è Raige e quale è il suo percorso che lo porta a questo nuovo progetto discografico?
R. Raige è Alex e viceversa, il percorso che mi porta ad un progetto discografico coincide sempre con un percorso di vita e di crescita come essere umano prima che come artista.

NG. Parlando proprio del tuo ultimo album, hai voluto chiamarlo con il tuo nome di battesimo. E' un gesto fortemente simbolico. Che valore ha per te quest'album?
R. E' un album di cui vado molto fiero. Ho spinto l'acceleratore su quelle caratteristiche che fin dall'inizio mi hanno reso diverso rispetto al panorama Rap: testi impegnati, uso della melodia nella costruzione delle mie canzoni. E' un disco dove mi prendo le responsabilità di quello che ti ho appena detto e quindi è mio al 100%.

NG. Nel comunicato vieni definito la risposta pop ai cantautori italiani. Detto da un rapper lo potei prendere come una provocazione?
R. Ma non sono nemmeno un rapper, o comunque non sono solo un rapper. Il mio lavoro è fare musica, tocca poi ad altre persone decidere in che scaffale e che genere mettermi. Io faccio la mia musica. Spero bene :) 

NG. La tua carriera non è di poco conto e viaggi ormai nella musica da molti anni. Sicuramente i tuoi esor
di affondano in un periodo in cui il tuo genere musicale ancora non era assolutamente main stream. Come lo vedi questo boom del genere? E secondo te da dove nasce?
R. I boom dei generi in Italia sono ciclici. Spesso legati all'esplosione dell'artista di turno che inevitabilmente da il via a tutta una serie di meccanismi (mediatici e non) che danno più risalto a tutta la scena del fenomeno in questione. Ora penso (e spero) che tocchi al cantautoriato italiano ritornare in auge. Io personalmente, da ascoltatore, ne sento la mancanza.

NG. Alla fine, se ci si pensa, con la definizione di pop è sbagliato definire un genere, in quanto a mio avviso definisce più lo stato di riconoscimento della massa (non in senso dispreggiativo) di un artista o di un genere. Quindi anche il rap ora si potrebbe definire pop in questa accezione.
R. Penso che tu abbia perfettamente ragione, infatti il Rap è Pop.

NG. Cos'è per te la musica in tre parole.
R. Metterci la faccia.

NG. Cosa pensi ci sarà dopo Alex (nel senso più lato della domanda)?
R. Il tour, è la cosa che mi preme ora. Alla fine è quello a cui aspira ogni artista. Nel frattempo continuo a scrivere. Ah, anche un video e un singolo nuovi...

NG. Con chi ti piacerebbe collaborare e qual è un tuo sogno nel cassetto?
R. Non c'è nessuno con cui voglio collaborare ora come ora.  Il mio sogno nel cassetto si è avverato, ma non posso dire altro in questo momento :)

NG. Sono uscite alcune date del tuo tour. Se ne aggiungeranno altre? Cos'è per te la dimensione live? Come ti approcci ai tuoi tour?
R. Per il momento le date sono queste, forse dovremmo fermarci un attimo dopo la data di Parma, ma sicuramente riprenderemo in primavera. La dimensione live è quello che più conta, internet è importante ma è solo un termometro, la febbre la vedi e la senti solo ai concerti. Quest'anno abbiamo cambiato tutto, esco ora da 8 giorni di prove e ti dico che il live è proprio da vedere secondo me. E' uno spettacolo ricco.

NG. Raccontaci 3 album che non potrebbero mai mancare nella tua collezione.
R. Take Care di Drake perché è IL capolavoro, Dookie dei Green Day che ha motivato la mia adolescenza e Buon Compleanno Elvis di Ligabue, che secondo me ha cambiato il modo di scrivere canzoni in Italia.

Intervista a cura di Luigi Rizzo

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