Nightguide intervista Giò Sada

Nightguide intervista Giò Sada

Dopo l'uscita del suo nuovo album, ''Volando al contrario'' (Sony Music), Giò Sada ha cominciato il 1° dicembre da Roma il suo spumeggiante live tour con i BariSmoothSquad. Con esso  l'artista presenta un progetto discografico unico nel suo genere, che vede la luce dopo 9 mesi dalla sua vittoria a X Factor 2015.
Frutto di un accurato percorso frutto di un accurato percorso produttivo, ''Volando al contrario'' è il lavoro perfetto per rappresentare al meglio il mondo sonoro di Giò Sada e la verve rock che lo contraddistingue, composto da brani scritti e composti da Giò insieme alla BariSmoothSquad, al compositore al compositore Stefano Milella dei Fabryka / Big Charlie e a Matteo Palieri (aka Ganzo) e prodotti da Luca Rustici e Luca Chiaravalli.
Nightguide ha intervistato per voi questo musicista curioso e propositivo, che non ha paura di mettersi in gioco e contaminarsi alla ricerca di stimoli artistici sempre nuovi.
Ciao Giò Sada, come stai vivendo l'uscita di questo nuovo album, “Volando al contrario”? E qual è il messaggio che vuoi veicolare con esso?
La sto vivendo bene, perché dopo un periodo frenetico siamo finalmente ritornati su un percorso di crescita graduale e costante. È il modo di fare le cose che preferisco, rispetto all'exploit e al mantenimento fanatico di un successo conseguito tramite un programma televisivo e non grazie a una carriera musicale che parte e cresce progressivamente. “Volando al contrario” vuol dire proprio questo: anche se il mezzo per arrivare a questo punto è stato un talent, non voglio stare dentro a quei processi consolidati, ma ritornare a fare le cose come vanno fatte, con cura, prendendosi il tempo che serve.
 
Hai già fatto qualche data del tuo nuovo tour, come sta andando e cosa dobbiamo aspettarci da questi concerti?
Le prime date sono andate davvero molto bene, non vediamo l'ora di gettarci in queste ultime date di dicembre. È stato bello soprattutto per la risposta delle persone. Per molti il nostro set live è stata una vera sorpresa; il pubblico ha risposto entusiasta e abbiamo ricevuto anche un sacco di recensioni positive, che fa sempre piacere. Che dire? A quanto pare è una bella botta di energia, una roba cicciotta per noi e per voi.
 
Ti andrebbe di parlarci del tuo "Nowhere Stage"?
Nowhere Stage è un progetto a cui tengo molto, perché racconta la musica in un modo nuovo, puntando l'attenzione sul modo in cui interagisce coi luoghi. Per Nowhere Stage scegliamo il luogo in base alla canzone e viceversa, risuonano letteralmente l'uno nell'altra, di modo che l'ambiente diventa parte della canzone stessa, uno strumento in più. È un'esperienza bellissima.
 
Infine vorrei chiederti cosa ne pensi del rock italiano oggi e quale ruolo vorresti ricoprire in esso..
Secondo me il rock -  quello italiano, ma anche il rock in generale - è quasi un antidoto a certi momenti storici e di scombussolamento sociale e politico, che sono le cose in cui la creatività trova la sua benzina. Anche se un artista rock non sempre parla direttamente nelle sue canzoni di ciò che succede, ciò che scrive e dice parte sempre da lì, e dalla spinta verso un cambiamento. Senza quella spinta, quel desiderio fortissimo di cambiare le cose, non è possibile fare rock.
Credo che la musica che faccio io sia rock perché il motivo per cui suono è questo, un istinto rispetto a ciò che mi circonda direi quasi morale; ma se mi chiedi che ruolo voglio avere in tutto questo, io non lo voglio un ruolo, perché darsi dei ruoli significa attribuirsi importanza e potere. Vorrei piuttosto una nuova scena, più folta e ricca. In Italia non si fa più rock, probabilmente perché non vende. Ed è strano, perché allora che senso ha fare musica? È solo un altro modo per vedere un prodotto? Capisco che alcuni dicano che il rock è morto, ma secondo me non è vero. È il rock che è morto, oppure non c'è più nessuno che si prende la responsabilità di farlo come dev'essere fatto?
Dopo la fine di questo live tour con i BariSmoothSquad quali sono i tuoi prossimi progetti?
Anche noi ci prendiamo un po' di vacanze! Non troppe però, a metà-fine gennaio si riprende. Sicuramente faremo un nuovo giro di concerti, ma ho anche voglia di registrare roba nuova e portarla in giro. Vedremo cosa succede.
 
Non perdetevi le prossime date del Tour di Giò Sada, che sono:
- 15 dicembre allo Chalet del Valentino di Torino;
- 16 dicembre al Viper Club di Firenze;
- 17 dicembre al Mamamia di Senigallia (AN)
..prima della chiusura prevista per domenica 18 dicembre al Serraglio di Milano (ingresso con tessera ACSI, eventualmente sottoscrivibile la sera stessa del concerto).

giò sada, interviste, volando al contrario

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