Nightguide intervista Tizio Bononcini

Nightguide intervista Tizio Bononcini

Il 10 febbraio 2017 verrà pubblicato ''Non fate caso al disordine'' - edizioni A Buzz Supreme - il secondo album di Tizio Bononcini, cantautore indipendente di Bologna. Il salotto di Tizio Bononcini, a metà fra l'ordine e il disordine, è zeppo di roba: personaggi e oggetti, surrealismi e grottesche metafore della realtà che circonda ognuno di noi. L'annoso problema del furto di ombrelli, il grido di dolore del tuttologo, l'amore impossibile per una ballerina di burlesque e la fauna variegata che si può trovare su un autobus all'ora di punta. Dieci canzoni che raccontano la contemporaneità con ironia, romanticismo e un pizzico di cinismo.
L'album è stato finanziato con una brillante campagna di crowdfunding su Musicraiser.com. Ad anticipare il lancio del disco, è prevista l'uscita del videoclip Non parlate al conducente, realizzato da Signum Digit in collaborazione con la compagnia Teatro dell'Argine di San Lazzaro di Savena BO.
 
Nightguide.it ha intervistato l'artista per voi.
Sta per uscire  ''Non fate caso al disordine'': che cosa dobbiamo aspettarci da questo disco?
Vi dovete aspettare dieci canzoni. Ciascuna con vestiti musicali diversi. E alla fine di ogni traccia aspettatevi di non aspettarvi il brano successivo.
Non aspettatevi massimi sistemi o grandi sentimenti. Parlo di cose e persone quotidiane... beh, quasi sempre.
Da dove proviene la tendenza alla narrativa, evidente dalla presenza di tanti personaggi nelle tue canzoni?
Curiosità e osservazione minuziosa del mondo, credo. Intorno abbiamo sempre una miriade di stimoli. Io guardo le persone e i loro comportamenti ricorrenti. E spesso mi sento come un bambino che vede la neve per la prima volta: mi stupisco. A volte mi stupisco pure troppo, come quando ho scoperto che le grucce appendi abiti si comprano e non nascono negli armadi.
Basta lasciarsi sorprendere e sentire la necessità di comunicarlo agli altri. Se si è bravi, si racconta qualcosa che anche gli altri hanno visto ma non hanno mai messo a fuoco.
Tra le dieci canzoni qual è la più divertente a tuo parere?
La domanda dà per presupposto che ci siano canzoni divertenti. E' già qualcosa! In realtà non sono canzoni da "grasse risate". C'è un velo di ironia che ricopre tutti i brani. Scene divertenti ci sono nell'ombrello o nella ballerina di burlesque. Il paradosso del tuttologo che implora di essere ascoltato può risultare divertente.
Qualcuno ha trovato divertenti "gatto che mangia l'insalata" e "il rospo con l'uovo in testa".
E quella di cui vai più orgoglioso?
''Non parlate al conducente'' è un brano che, eseguito dal vivo, fa ballare la gente. Per me non è così scontato e quando accade l'emozione è grande. Invece come resa d'ascolto dal disco, forse "meglio tardi che mai" mi ha stupito: non credevo prendesse tanta atmosfera dilatata. ''Nell'ombrello'' invece... si riesce a sentire la pioggia.
Questo disco è nato grazie al finanziamento diretto dei fan, con  il crowdfunding di Musicraiser.com.: che tipo di esperienza è stata?
Faticosissima ma stimolante e coinvolgente. I raiser alla fine erano impazienti di avere il disco, di avere il frutto del loro investimento.
E io ho cercato di coinvolgerli in tutte le fasi di lavorazione: i musicisti in studio, l'idea grafica e la realizzazione dei videoclip. Alcuni hanno anche partecipato come attori o comparse nei video. Tempo fa mi è capitato di finanziare il disco di una collega cantautrice e quando mi è arrivato a casa il suo disco, per cui avevo contribuito,
beh... è stato emozionante. E spero lo sia stato altrettanto per i miei raiser.
Da dove proviene la collaborazione con la compagnia Teatro dell'Argine di San Lazzaro di Savena per il videoclip di ''Non parlate al conducente''?
Seguo corsi di teatro da diversi anni. Da quest'anno studio con la compagnia del Teatro dell'Argine. In realtà l'idea del teatrobus è venuta dopo tre mesi di ricerche per trovare un autobus vero e comunque due settimane prima delle riprese. Pensare al teatrobus è stato un colpo di genio: abbiamo compresso un circo all'interno di un autobus!
E ringrazio ancora Andrea Paolucci di Teatro dell'Argine per la grande disponibilità.
Parli spesso di ordine e disordine: quanto è importante trovarne l'equilibrio nella vita da artista?
Bisognerebbe chiederlo ad un artista. Aspetta che te lo chiamo.
Artistaaa?!
L'artista passa spesso per essere un disordinato. In realtà non può esserlo troppo. Credo che per convogliare la creatività serva disciplinarsi. Anzi, i paletti e i vincoli a volte sono un toccasana per l'arte. E' un po' paradossale, lo so. Ecco, se io fossi un artista mi
piacerebbe risultare paradossale.
Tanti musicisti hanno prestato i propri strumenti per partecipare al disco: com'è stata l'atmosfera in studio?
Piacevole e stimolante... il fonico, Roberto Passuti, è stato molto bravo a fare sentire a proprio agio i musicisti e, insieme a Vincenzo De Franco (il violoncellista che ha anche curato gli arrangiamenti), sono riusciti bene a contenere anche le mie ansie, i miei dubbi e a farmi prendere decisioni definitive: sono un eterno indeciso.
Hai collaborato con una moltitudine di musicisti ed attori. La tua esperienza sul palco più bella finora?
Un'emozione enorme è stata suonare sul palco di Laigueglia, durante il festival "Queste piazze davanti al mare", davanti ad Enrico De Angelis e altri del Club Tenco. Ancora più emozionante, lo ricordo bene, fu ricevere la sua telefonata di convocazione. Balbettavo...
Un'altro bellissimo concerto è stato in teatro, per la proiezione in anteprima del mio primo videoclip "il mio collega economista". Abbiamo suonato davanti ad un centinaio di persone che si sono prestate ad indossare la maschera del "collega economista".
Quali sono i tuoi sogni per il futuro?
Diventare presidente. No vabbè... crescere e far conoscere la mia musica a più persone possibile. So che non è un genere facile, per quanto ci sarebbe da discutere dei giorni sul concetto di "genere facile"... ma credo che nei live riesca ad arrivare molto bene, che possa coinvolgere anche un pubblico abituato ad altro. E comunque per il futuro io ho già una decina di nuovi brani per un concept album su cui per il momento non dico nulla.

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