È “Fragile Lacrima” il secondo singolo di Marirosa Fedele. Il brano anticipa l'uscita del nuovo EP “Cuciti Gli Occhi” prevista per il 7 aprile in tutti i digital store.
Nightguide.it ha intervistato l'artista.


Il 7 Aprile è uscito il tuo nuovo disco, ''Cuciti gli occhi''. Come dobbiamo interpretarne il titolo e quali sono i messaggi che vuoi trasmettere con il disco?
Il titolo “Cuciti gli occhi” si riferisce ad un pensiero che ho voluto descrivere attraverso un'immagine, lasciare andare i sentimenti negativi che spesso proviamo per guardare la vita con occhi diversi. Ad ognuno di noi è capitato di provare sentimenti negativi dopo che un evento professionale o personale nella nostra vita non è andato in porto e l'immagine di cucirsi gli occhi sta a significare proprio questo, guardare la vita con occhi diversi. Il messaggio contenuto nell'EP, che riprende il pensiero espresso nel titolo, invece si riferisce all'importanza della condivisione: la condivisione di un percorso, di un pensiero, di un'emozione. Attraverso il racconto di storie diverse (narrate a volte in maniera velata, altre volte in maniera più esplicita), si racconta la ricerca di quell'attimo di condivisione...!


In ''Fragile Lacrima'' parli di un difficile incontro amoroso; ti va di parlarci della genesi del pezzo?
Il brano Fragile Lacrima è stato scritto circa un anno fa, racconta la storia di questi due amanti dove l'uno insegue l'altro senza mai riuscire ad “incontrarsi” e l'ho voluto fare attraverso uno sguardo ironico. Con la descrizione di attimi, sensazioni ed emozioni provati in questa storia d'amore, ho descritto le fragilità all'interno di un rapporto di coppia.​

Quali sono gli artisti e le canzoni che hanno segnato il tuo sviluppo artistico-musicale?
Gli artisti che hanno segnato il mio sviluppo artistico - musicale sono stati tanti, principalmente quelli di musica brasiliana (Jobim, Vinicius De Moraes, Gal Costa etc...). Ho ascoltato, suonato e cantato poi tantissimi altri generi come il soul,  il pop, il jazz, R&B, lo swing, conoscendo le storie di Al Jarreau, Oleta Adams, Micheal Jackson, Jamiroquai, Justin Timberlake, Ella Fitzgerald, Billie Holiday e tanti altri. Grazie all'ascolto e studio di tutti questi artisti ho sviluppato il mio pensiero musicale.




In quale dei tantissimi generi esistenti ti sentiresti di far appartenere la tua musica?
La mia musica potrebbe appartenere al genere latin pop, ma la definizione non è proprio precisissima in quanto le diverse contaminazioni presenti negli arrangiamenti non mi fanno pensare ad un genere ben preciso...!​

Quale è stata finora la tua più emozionante esperienza live?
L'esperienza live più emozionante è stata in teatro. Le atmosfere silenziose di un pubblico attento, l'adrenalina che si ha prima di salire sul palco e sul palco sono inspiegabili.  2000 persone in un unico istante sono legate emotivamente a cosa stai cantando e chi stai interpretando.


Come ti vedi tra 10 anni, 5 anni e poi 1 anno, musicalmente parlando?
Non mi va di fare lunghe previsioni, ti posso dire che sicuramente sarò una ragazza che lavorerà sempre duro per continuare a fare quello che le piace, musica!