“Qualcuno dice al caso” è il videoclip che accompagna l'uscita del secondo singolo dal disco d'esordio de Il Riso degli Stolti. E' lo stesso brano che ha regalato alla band la vittoria della prima edizione del Premio Donida per la musica d'autore, una ballata in cui si mescolano il violoncello, l'arpa, il glockenspiel e il vibrafono, per entrare in un onirico viaggio verso luoghi e spazi indefiniti.  
Il disco da cui è tratto è “Ventiquattro fotogrammi al secondo”, primo nella carriera de Il Riso degli Stolti, composto  dal cantautore Antonello De Simone e dal compositore Angelo Beneduce, uniti in un lavoro che raccoglie
brani dai due arrangiati e suonati dagli esordi a oggi, ripensate e proposte con un organico più ampio, “per dare forma a quella idea di suono e poetica che ci ha sempre accompagnato e benevolmente ossessionato”.
La band, il cui progetto nasce a Napoli nel 2006, dice di ispirarsi ad un ''cantautorato cinematografico'', un sound che si fonda su un nucleo acustico di vari, già citati, strumenti. I  “Ventiquattro fotogrammi al secondo richiamano la frequenza dei fotogrammi che compongono le immagini filmiche. Esperienze e visioni, istantanee che scorrono come impresse su pellicola. In pratica sono composizioni nate dall'incontro tra la forma canzone e con la scrittura della musica da film.
L'album di cui stiamo parlando è uscito per Psych Up Melodies e Trail Music Lab a maggio 2016, ed è stato prodotto in parte in crowdfunding tramite la piattaforma Musicraiser. La copertina, che richiama i brani della tracklist,  è un disegno di Adriana Papa.
E' un disco che affronta temi variegati, argomenti universali, come la ricerca del sé, la frammentazione dell'io, l'incontro e la scoperta, le segrete corrispondenze, l'abisso e la magia dell'assurdo, raccontati nell'incanto indissolubile di musica e parole. In particolare, Qualcuno dice al caso è  un piccolo valzer, nonostante il titolo del pezzo sia ispirato a un tango di Borges e Gardel. Una preghiera che si tramuta in un ballo d'ombre e di chiaroscuri, perfettamente rievocati dalle illustrazioni del videoclip.