UNA SBRONZA COLOSSALE

UNA SBRONZA COLOSSALE

  • 02/05/2004 |

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  • News


Una damigiana di vino da sola può bastare a mettere 4 navigati (nel vino) bevitori come noi ko.
A tarda mattinata,si sa,uno studente ha il cervello compresso dopo 4-5 ore di lezione,e a volte gli capita di lanciarsi in atti audaci di vario genere entità e pericolosità.
Il mio compare mr.yellow (nome di fantasia a tutela della privacy) infilò rapidamente il damigianone da 5 litri di vinello rosso primitivo Sangiovese nel suo zaino e io,che avevo controllato che la cameriera non ci sgamasse,badai bene a stargli attaccato da tergo mentre insieme uscivamo furtivamente dalla rusticheria o quello che era lei.
Ci sembrava ineducato darci addosso a bere alle 14 circa,così scegliemmo di occultare il boccione tra le fresche frasche del giardino di mr.brown;d'altronde non era bello neppure far ritorno a casa con libri matite e un fardello del genere
.
Due giorni dopo era sabato pomeriggio e mi apprestavo a battere un rigore durante semifinale di calcetto quando apparvero mr yellow,brown e pink già strafatti dato che avevano già bevuto la loro parte di bottino;i tre sapevano dell'importanza di quella partita e mi manifestarono il loro affetto iniziando a tifare per me,non disdegnando un lancio di improperi e pietre verso avversari e arbitro,che diciamolo pure iniziarono a cagarsi decisamente sotto quando mr.yellow si arrampicò sulla rete di recinzione fino a 3 metri d'altezza,inveendo in aramaico antico e scuotendola con forza.
Sbagliai il mio rigore ma vincemmo la partita;uscimmo dal campo mentre mr.pink si intratteneva in un parapiglia col difensore avversario per convincerlo di essere suo padre;mi impegnai a tenere a bada la “spontaneità” dei tre e li condussi (rigorosamente a piedi-pubblicità progresso) verso il giardino di mr.brown...mi pareva buffo che non si ricordasse più dove fosse casa sua ma era già tardi e non mi andava di aspettare che gli tornasse la memoria,anche perché quest'ultima aveva lasciato un biglietto con su scritto che si sarebbe fermata a dormire da un'amica (la ragione).
Arrivammo non senza difficoltà (provate voi a condurre 3 ceffi ubriachi in un posto senza farli camminare sopra le auto parcheggiate,molestare ogni essere umano che incontrano,fare lite tra loro,ecc.) a casa del compare,e io avevo una dannata fretta di andare in centro:afferrai il boccione con entrambe le mani e buttai giù in pochi istanti quel litro e più di uva fermentata,dopodiché occultammo sbrigativamente la damigiana ormai cadavere e andammo alla fermata dell'autobus (ancora una volta-pubblicità progresso).
Erano quasi le 20,il traffico di via Giulio Petroni era abominevole,il pullman non arrivava ed erano passati solo 15 minuti da che avevo ucciso il Sangiovese e già lo squilibrio mi assaliva;bloccai il traffico mettendomi in mezzo alla strada invocando l'autobus che non appariva all'orizzonte di Carbonara,e con mr pink improvvisai un sit-in che ebbe un discreto successo,dato che il mezzo arrivò.
Dedicai il tragitto a intrattenere i presenti con storie di vita vissuta (non da me) e sketch irresistibili con mr.pink:io gridavo da vicino al conducente e lui rispondeva dalla coda in base a quello che credeva di aver capito...era divertente ma donne,vecchi,bambini,cozzali e gente comune non sembrava gradire...non so francamente se per il contenuto degli sketch o per l'inspiegabile lezzo di vino sparsosi per il numero 27...un tizio solo rideva,sui 20 anni;era proprio simpatico.
Arrivai presso un Bar Savoia (ora ho 23 anni:fatevi due conti e immaginate di che anno parlo) gremito di gente dopo aver attraversato la Piazza Umberto dei tempi migliori fermando topini vari per chiedere sigarette,soldi e quant'altro mi passava per la testa;mr.pink era ancora alticcio e svarionava per conto suo;mr yellow e brown s'erano più o meno ripresi e mi tenevano a braccetto per farmi mantenere una traiettoria più o meno diritta nel camminare.
Una volta arrivati salutai velocemente amici e amiche con cui avevamo appuntamento e presi ad augurare la buonanotte con tanto di doppio bacetto a chiunque mi capitasse a tiro;ci sono 3 o 4 persone che conobbi così di cui sono tutt'ora ottimo amico (una mesi dopo me la sono pure fatta).
Ad un tratto i conati di vomito mi assalirono,e capii subito che il game over era vicino;tuttavia ho sempre avuto un mio senso del pudore,e non mi andava di sbroccare lì,davanti a tutti;barcollando cercai di guadagnare via Roberto (o Andrea?) da bari ma,giunto proprio davanti al Savoia intuii cosa dovesse aver provato mosè quando le acque si aprirono al suo passaggio:sbroccai sul marciapiede,ma continuai a camminare (sempre per la questione del pudore) mentre il mucchio metteva 2 metri buoni di distanza di sicurezza tra me e lui;capii una regola della vita:se al tuo passaggio la gente si fa da parte,o sei una star,o sei un malavitoso,o sei un ubriaco.
Gli amici mi raggiunsero all'angolo...ero esamine,volevo ancora vomitare ma non li',in mezzo a una strada come un beduino:mr brown mi accompagnò nel bagno del bar,ma mancai la tavoletta del cesso e compii l'opera altrove;uscimmo e caddi semisvenuto sul selciato,incapace di fare qualsiasi cosa;mentre mr yellow e mr pink litigavano col cameriere che non aveva gradito il mio pudore,gli altri decidevano il da farsi:un'”amica” voleva lasciarmi lì per terra al mio destino (ms violet sei una puttana) ma infine si decise di portarmi a braccia a casa (da questo momento non ricordo più nulla di quella serata...rimozione freudiana).
Il giorno dopo mi svegliai con lo stomaco e il cervello rivoltati,il sole fuori era caldo e il cielo limpido.mi stava bene cosi'.
P.S.:Una tipa (appena conosciuta) 3 settimane dopo mi raccontò di un tipo psicolabile che il sabato vomitava sugli autobus perché aveva perso la madre (morta schiacciata da un autobus) ed era rimasto senza nessuno che badasse a lui...roba da pazzi.
Fonte:

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