Bob Dylan - Falling Angels
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22/05/2016 | leslie-fadlon
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E' "Fallen Angels" il nuovo, trentasettesimo, album in studio di Bob Dylan, in uscita il 20 Maggio 2016 in cd e vinile.
In esso sono contenuti 12 classici firmati dai più grandi compositori d'America, riletti per l'occasione da Dylan con un nuovo vigore e una nuova vitalità, nello stile e nell'interpretazione di un artista tanto poliedrico ed elegante.
''Fallen Angels'' è il naturale seguito di ''Shadows In The Night'', che nel 2015 aveva già previsto per il cantautore americano la pubblicazione di una raccolta di cover di classici statunitensi; in questo secondo esperimento, Bob Dylan unisce con grazia brani tratti dal repertorio di autori anche molto differenti tra di loro, come Johnny Mercer, Harolf Arlen, Carolyn Leigh e Sammy Cahn, scegliendo di registrarne le proprie straordinarie versioni nei Capitol Studios di Hollywood nel 2015.
E di questi brani, 'Melancholy mood' è stata inclusa in un Ep 7'' uscito il 22 aprile 2016 in occasione del Record Store Day.
Il successo clamoroso di ''Shadows in the night'' rende l'ascoltatore già pronto all'ascolto di un altro pezzo di storia nel puzzle che forma questa gloriosa carriera: il sound è morbido e accogliente, la vocalità sempre suadente e decisa, l'interpretazione degna di uno degli artisti rock più amati di sempre.
Il disco nel suo complesso è soprattutto ''pieno'', in quanto caratterizzato da un'atmosfera coinvolgente e armoniosa, la cui bellezza è d'ispirazione e di facile assorbimento.
''Fallen Angels'' apre le proprie porte attraverso 'Young at heart', un brano di Frank Sinatra da cui emerge subito quella positività commovente che ''The Voice'' ha sempre elargito attraverso le sue canzoni. Un classico stupefacente, cui ne segue immediatamente un altro, 'Maybe You'll Be There', con la sua dolce e al contempo triste speranza legata alla ricerca della persona amata tra la folla passante. La terza traccia è la malinconica 'Polka Dots And Moonbeams', ovvero la prima hit registrata da Sinatra con la Tommy Dorsey Orchestra; torniamo su afflati d'amore puro in 'All The Way'. Il quinto brano nella tracklist di ''Fallen Angels'' è 'Skylark', firmato negli anni '40 da Johnny Mercer, Hoagy Carmichael per Glenn Miller and His Orchestra, che con archi, strimpellature e tanti altri strumenti realizzarono un brano oramai davvero storico, rivissuto con nuovo gusto oggi da Bob Dylan. 'Nevertheless' ci riporta adagio sulla scia di romanticissime dediche : è un brano che fu registrato per la prima volta nel 1931 da Bing Crosby e Rudy Vallèè; i ritmi si innalzano in 'All Or Nothing At All', cantata da Frank Sinatra nel 1943 per esprimere con eleganza che nell'amore non ci sono vie di mezzo, ed è chiaro il concetto vitale per cui si deve scegliere ''o tutto o niente''.
'On A Little Street In Singapore' è un brano jazz che fu scritta da Peter DeRose and Billy Hill, poi interpretata da Frank Sinatra con Harry James, Dave Brubeck & Paul Desmond, Glenn Miller, Bert Kaempfert, Jimmy Dorsey e ora da Bob Dylan.
Commuove e si lascia assaporare la famosa 'It Had To Be You', lasciandoci poi sulle note della splendida 'Melancholy Mood', registrata nella sua prima versione nel 1939 dal Sinatra con la Harry James Orchestra.
La scia è quella della musica anni '40 e si prosegue con la maliziosa 'That Old Black Magic' targata, nella sua prima versione (1943) da Glenn Miller and His Orchestra.
L'ultima canzone di questo ''Fallen Angels'' è 'Come Rain Or Come Shine', nostalgica e dolce, venuta alla luce nel 1946 dal contributo di Sy Oliver (con la Tommy Dorsey Orchestra), Dinah Shore, Helen Forrest & Dick Haymes, Margaret Whiting e Ray Charles.
''Falling Angels'' si ascolta tutto d'un fiato, immergendoci nei molteplici lati di brani classici ma immortali, storici ma senza tempo, ricchi di un amore per la bellezza di cui Bob Dylan è uno dei più riconosciuti ''portatori sani''.
In esso sono contenuti 12 classici firmati dai più grandi compositori d'America, riletti per l'occasione da Dylan con un nuovo vigore e una nuova vitalità, nello stile e nell'interpretazione di un artista tanto poliedrico ed elegante.
''Fallen Angels'' è il naturale seguito di ''Shadows In The Night'', che nel 2015 aveva già previsto per il cantautore americano la pubblicazione di una raccolta di cover di classici statunitensi; in questo secondo esperimento, Bob Dylan unisce con grazia brani tratti dal repertorio di autori anche molto differenti tra di loro, come Johnny Mercer, Harolf Arlen, Carolyn Leigh e Sammy Cahn, scegliendo di registrarne le proprie straordinarie versioni nei Capitol Studios di Hollywood nel 2015.
E di questi brani, 'Melancholy mood' è stata inclusa in un Ep 7'' uscito il 22 aprile 2016 in occasione del Record Store Day.
Il successo clamoroso di ''Shadows in the night'' rende l'ascoltatore già pronto all'ascolto di un altro pezzo di storia nel puzzle che forma questa gloriosa carriera: il sound è morbido e accogliente, la vocalità sempre suadente e decisa, l'interpretazione degna di uno degli artisti rock più amati di sempre.
Il disco nel suo complesso è soprattutto ''pieno'', in quanto caratterizzato da un'atmosfera coinvolgente e armoniosa, la cui bellezza è d'ispirazione e di facile assorbimento.
''Fallen Angels'' apre le proprie porte attraverso 'Young at heart', un brano di Frank Sinatra da cui emerge subito quella positività commovente che ''The Voice'' ha sempre elargito attraverso le sue canzoni. Un classico stupefacente, cui ne segue immediatamente un altro, 'Maybe You'll Be There', con la sua dolce e al contempo triste speranza legata alla ricerca della persona amata tra la folla passante. La terza traccia è la malinconica 'Polka Dots And Moonbeams', ovvero la prima hit registrata da Sinatra con la Tommy Dorsey Orchestra; torniamo su afflati d'amore puro in 'All The Way'. Il quinto brano nella tracklist di ''Fallen Angels'' è 'Skylark', firmato negli anni '40 da Johnny Mercer, Hoagy Carmichael per Glenn Miller and His Orchestra, che con archi, strimpellature e tanti altri strumenti realizzarono un brano oramai davvero storico, rivissuto con nuovo gusto oggi da Bob Dylan. 'Nevertheless' ci riporta adagio sulla scia di romanticissime dediche : è un brano che fu registrato per la prima volta nel 1931 da Bing Crosby e Rudy Vallèè; i ritmi si innalzano in 'All Or Nothing At All', cantata da Frank Sinatra nel 1943 per esprimere con eleganza che nell'amore non ci sono vie di mezzo, ed è chiaro il concetto vitale per cui si deve scegliere ''o tutto o niente''.
'On A Little Street In Singapore' è un brano jazz che fu scritta da Peter DeRose and Billy Hill, poi interpretata da Frank Sinatra con Harry James, Dave Brubeck & Paul Desmond, Glenn Miller, Bert Kaempfert, Jimmy Dorsey e ora da Bob Dylan.
Commuove e si lascia assaporare la famosa 'It Had To Be You', lasciandoci poi sulle note della splendida 'Melancholy Mood', registrata nella sua prima versione nel 1939 dal Sinatra con la Harry James Orchestra.
La scia è quella della musica anni '40 e si prosegue con la maliziosa 'That Old Black Magic' targata, nella sua prima versione (1943) da Glenn Miller and His Orchestra.
L'ultima canzone di questo ''Fallen Angels'' è 'Come Rain Or Come Shine', nostalgica e dolce, venuta alla luce nel 1946 dal contributo di Sy Oliver (con la Tommy Dorsey Orchestra), Dinah Shore, Helen Forrest & Dick Haymes, Margaret Whiting e Ray Charles.
''Falling Angels'' si ascolta tutto d'un fiato, immergendoci nei molteplici lati di brani classici ma immortali, storici ma senza tempo, ricchi di un amore per la bellezza di cui Bob Dylan è uno dei più riconosciuti ''portatori sani''.
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