Maldestro - I muri di Berlino

Maldestro - I muri di Berlino

E' uscito il 24 marzo 2017 “I MURI DI BERLINO”, il nuovo disco di Maldestro, per Arealive e Warner. Un album pieno di amore, che segue la recente partecipazione del cantautore napoletano al Festival di Sanremo, ove nella sezione Nuove Proposte, ha ottenuto con il brano “Canzone per Federica”, il premio della critica ''Mia Martini''. Nel frattempo si sono aggiunti Il premio Lunezia, il premio Enzo Iannacci, il Premio Assomusica e il premio conferito dalla Regione Basilicata per il miglior videoclip.
La sensibilità di un artista giovane e fantasioso si spalma con grazia su ogni singola traccia delle dieci che compongono questo disco, che esce in contemporanea con il secondo singolo 'Abbi cura di te', il cui videoclip vede la regia di Federico Catalano e che fa parte della colonna sonora del nuovo film di Massimiliano Bruno, “Beata Ignoranza”, con Alessandro Gassman e Marco Giallini uscito nelle sale cinematografiche lo scorso 23 febbraio.

Tanti sono i sentimenti che vengono raccontati sulle note de ''I Muri di Berlino', che prende la forma di un viaggio, tra convivenze e treni sbagliati, tra le paure e le speranze, tra l'amore e la stanchezza, la felicità e la tristezza.
 
A portarci per mano dentro questo viaggio è 'Abbi cura di te', un brano bellissimo dedicato alla speranza che tutto cambi e che un futuro migliore venga a salvarci; 'Tutto quello che ci resta' è più zigzagnante, ed è uno sguardo verso il passato di un amore pronto a morire, perché ormai esaurito; la terza traccia è la sanremese 'Canzone per Federica', dedicata ad una ragazza che deve affrontare le difficoltà della vita. E' con un dialogo sull'amore visto dai bambini che si apre 'Che ora è', mentre 'Io non ne posso più' è una sorta di confessione di Maldestro sulla propria stanchezza di fronte a situazioni che continuano a ripetersi ma che non riescono a spezzare certi, bellissimi, legami.Un'assurda ma possibile felicità è narrata da 'Prenditi quello che vuoi' mentre 'Sporco clandestino' è struggente, incentrato sul tema del dolore dei migranti e soprattutto, dei loro bambini. Amori che finiscono ma non del tutto si danno un 'Arrivederci allora'; 'Tu non passi mai' è una strada silenziosa in cui il rumore, dentro di noi, è dettato solo dai ricordi.
Chiude 'I muri di Berlino'', 'Luci' (in un solo minuto)' è la descrizione di istanti tanto attesi e tanto bramati, ricchi di commovente e densissimo senso.
Non è di certo questo un disco leggero, insomma, ma un capolavoro di armonici flussi che si intrecciano facendo vivere e rivivere storie di tutti i giorni, sottolineandone il lato più bello ed il lato più oscuro, distruggendo almeno con la musica quel muro invisibile che ci divide da chi vive diversamente da noi.
 

i muri di berlino, maldestro

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