Effenberg -  “Elefanti per cena”

Effenberg - “Elefanti per cena”

Disponibile su cd rom e in formato digitale dal 26 maggio 2017, “Elefanti per cena” è il disco d'esordio ufficiale di Effenberg, nome d'arte di Stefano Pomponi.
Si tratta di un lavoro iniziato nel 2016, nove canzoni che l'artista ha composto con l'aiuto del ai musicisti Paolo Sodini (chitarra elettrica), Emmanuele Modestino (basso elettrico) e Piero Perelli (batteria). “Elefanti per cena” è un disco che contempla tante storie, raccontate (e cantate) come parti di un viaggio, tra le tante sfaccettature della vita del suo protagonista; nove canzoni che sono frutto di un'esigenza espressiva urgente, intima e viscerale, che vedono Effenberg mettersi completamente a nudo.
 
Lo si vede già dalle domande esistenziali di 'Non mi riparo mai', la prima traccia; si passa poi alla chitarra acustica da notte in spiaggia e allo sprint di 'Aprile'  e il mondo è una partita a scacchi in 'Atlantico'. La title track racconta una sera in solitaria, disegnando i contorni di atmosfere autunnali e tormentate e la voce di Effenberg, è forte tra gli sfondi dolci e sognanti de “Le Badanti”, quindi più ruvida, nell'interpretazione più urlata, graffiante e pulsante di vita, ricordi e sentimenti, che caratterizza “Le vigne di Bergamo”. 'Le nostre scopate' è un rassegnarsi vitale, un tirare le somme su una giovinezza in discesa, che va ancora una volta a ricordare che questo disco riesce ad alternare con grazia momenti di solitudine e malinconia ad attimi di spensieratezza, in un'atmosfera cruda e sognante che trae origine dalla realtà di tutti i giorni.
“Per ora non esco” sottolinea nuovamente la presenza, molto forte, delle chitarre acustiche, spesso accompagnate da chitarre elettriche ruvide e a tratti volutamente dissonanti, mentre a porsi come ultima traccia è “Firenze Mare” ove i protagonisti sono i trentenni di oggi, la cui crisi generazionale e relazionale viene narrata all'ascoltatore attraverso l'esperienza personale dell'artista, con toni crudi e senza filtri.
Il tempo passa, i sogni scadono e l'atteggiamento di Effenberg sembra essere cinico e disilluso, benchè da ogni parola continui ad emergere un attaccamento per le piccole cose della vita, uno spiraglio di luce e una speranza mai doma.
Il sound che si allega a questi testi deriva da una ricerca musicale che attinge da influenze passate e presenti della musica italiana, con sfumature pop/folk e qualche volta rock.
Questo disco, che è stato prodotto dallo stesso Effenberg e registrato nell'Agosto 2016 presso lo studio Jam Academy da Emmanuele Modestino e Giacomo dell'Immagine, ad eccezione delle batterie registrate presso lo studio di Piero Perelli, è stato mixato da Giovanni Gasparini al Soundclinic Studio@Lairone10 di Firenze e masterizzato da Giovanni Versari presso la Maestà studio di Tredozio (FC). 
“Elefanti per cena” è un lavoro emblematico, non solo per il titolo che porta, ma anche per la capacità di raccontare con trasparenza la crisi di una generazione e le sue speranze.   

effenberg, elefanti per cena

Articoli correlati

Recensioni

Bedouin: nuovo singolo e residenza al Pacha

20/03/2023 | spadaronews

Dopo il successo del primo singolo “voices in my head”, gli eclettici bedouin presentano “aliens”, il secondo singolo che anticipa “temple of dreams”, il loro...

Recensioni

Kobra, il primo disco di Heleni

03/03/2023 | spadaronews

Si intitola “kobra” ed esce su tibetania records il singolo di debutto di heleni, disponibile in digitale negli store musicali da giovedì 2 marzo 2023 (oggi).   ...

Recensioni

Filippo Marcianò e Sergio Sironi, dalla Combriccola alla Stramilano domenica 15 maggio 2022

13/05/2022 | lorenzotiezzi

        filippo marcianò e sergio sironi saranno in piazza duomo, domenica 15 maggio, sul palco, alla partenza delle gare non competitive della stramilano, all...

424677 utenti registrati

17089642 messaggi scambiati

17544 utenti online

27948 visitatori online