Abbiamo fatto quattro chiacchiere con la cantautrice LIET che ha da poco pubblicato “ETERNA” (distribuzione Artist First), il primo album anticipato dal singolo “Acqua del cielo”. Un disco prodotto da Andrea Lombardini che richiama sonorità indie e new wave. Sono sette i pezzi che lo compongono, sei inediti scritti tra il 2016 e il 2019 e una cover completamente riarrangiata di “Puzzle” celebre brano dei Verdena, uno dei gruppi di riferimento di LIET.
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Partiamo dalle tue origini. Chi è Liet per Giulia?
 
Sono sempre io solo che quando si tratta di musica mi sento molto più sicura e determinata forse perché è quello che ho sempre voluto fare.  

Da poco hai pubblicato “Eterna”, il tuo disco d'esordio. Le parole dei tuoi testi sono intime, personali, a tratti travolgenti. Cosa vuoi trasmettere a chi ti ascolta? 

Volevo raccontare le mie mancanze e la mia vergogna in maniera del tutto naturale senza temere il giudizio di nessuno, per me è importante dire la verità. Ci sono brani più intimi come “Nuda”, stanno piacendo molto quindi penso di essere riuscita nel mio intento.
 
La qualità della tua voce è evidente, hai frequentato qualche scuola di canto o al contrario sei autodidatta?
 
Sì, un paio d'anni ho studiato canto e ora sento la necessità di ricominciare, è molto importante prendersi cura della propria voce.
 
Quali sono i punti di riferimento di LIET nella musica?
 
Sicuramente Cristina Donà poi Vasco Brondi e I Verdena

Porterai le tue canzoni su qualche palco?
 
Certo, ci tengo moltissimo soprattutto perché essendo super emergente ho bisogno di farlo poi preferisco la dimensione live a quella dello studio.