Intervista a Giovanni Viola, direttore dell’agenzia Diffondi Libro
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04/02/2025 | Bookpress
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Abbiamo incontrato Giovanni Viola, direttore dell'ufficio stampa per autori ed editori Diffondi Libro, agenzia di comunicazione e ufficio stampa, operativa dal 2020. Ne è risultata una piacevole chiacchierata su tutto il mondo che ruota attorno agli uffici stampa e agenzie media.
Partiamo con una domanda semplice. Un'agenzia stampa trova il tempo di leggere i libri degli scrittori per i quali lavora?
Un'agenzia stampa che ama il proprio lavoro DEVE trovare il tempo di leggere con cura i testi dei propri clienti. Sì, è vero: molte agenzie italiane non leggono i testi dei propri autori; noi preferiamo invece leggere tutti i libri di cui ci occupiamo e creare un comunicato stampa ad hoc. Chi lavora per te, dovrebbe conoscere la tua opera; deve conoscere la voce dell'autore, lo stile, le citazioni presenti nel testo per poterlo presentare al meglio a giornalisti e a contatti mediatici.
Di quali generi letterari vi occupate?
Non siamo una casa editrice, siamo un servizio. Un servizio che deve funzionare bene. Ci occupiamo di qualsiasi genere letterario. In primis, chiaramente, narrativa non di genere e di genere (azione, avventura, thriller, noir, giallo, fantasy, fantascienza, horror, memoir, romance, western, etc.. con tutte le loro sottocategorie), poesia e saggistica in tutte le sue declinazioni. Ci occupiamo anche della promozione di eventi letterari, concorsi, rassegne e audiolibri.
Perché uno scrittore dovrebbe avere bisogno dell'aiuto di un ufficio stampa nel 2025? Non può auto-promuoversi?
Fondamentalmente auto-promuoversi significa dire: sono bravo. Se si gradisce ottenere un risultato non di qualità, certamente uno scrittore può auto-promuoversi. Sa.... negli anni '80 e '90 era anche pensabile che uno scrittore potesse lanciare un libro da solo. I canali mediatici erano assai limitati, non era così complesso lanciare un libro. Oggi giorno i canali di comunicazione sono cresciuti a dismisura, è una vera e propria giungla. Bisogna essere in possesso di tanti contatti, diretti, aggiornati e soprattutto bisogna sapere come mettersi in contatto con le persone giuste e che iter rispettare. Uno scrittore deve impiegare il suo tempo a creare, a leggere altri autori e a migliorarsi. Un tempo andava in voga un detto che negli ultimi anni si è perso: “a ciascuno il suo”. Questa attitudine di svolgere lavori per i quali non si ha nessuna competenza è uno dei tanti mali della moderna società, ma non voglio dilungarmi su questo aspetto.
In che settori della comunicazione vi muovete?
Tutti.
Emittenti Radiofoniche e Televisive (Nazionali, Regionali, Locali)
Settore Stampa (Quotidiani, Riviste, Free press)
On Line (Agenzie Stampa, Giornali On Line, Riviste di cultura e lettura, Spettacolo, Blog)
Social Media
Una promozione efficiente DEVE operare in tutti i reparti della comunicazione.
Mi faccia capire un aspetto importante del vostro lavoro. I contatti con i giornalisti avvengono esclusivamente tramite l'invio di mail e di newsletter?
Certo che no. Il nostro lavoro si basa sulle esperienze di tanti anni e sui contatti di ciascun pubblicista che lavora con noi. Si tratta di contatti diretti, a stretto giro. È impensabile impostare un lavoro di comunicazione solo tramite l'invio di email. Il cosiddetto re-call telefonico è un aspetto fondamentale del nostro lavoro. Contattiamo telefonicamente un grandissimo numero di siti, emittenti radio-televisive e tutto il reparto stampa cartaceo italiano (Quotidiani nazionali, quotidiani locali, riviste spettacolo e lettura, inserti, free press, settimanali).
Crede che sia ancora importante la diffusione su riviste cartacee oggigiorno?
Assolutamente sì. Il pubblico che legge il Corriere Della Sera cartaceo è completamente differente dal pubblico del Corriere on line. E questo accade per tutte le testate. Sulle riviste cartacee si raggiunge un pubblico più maturo, meno frettoloso, spesso di cultura medio/medio alta. E poi è un discorso di autorevolezza oltre che di visibilità. Gli articoli sui cartacei sono OTTIME fonti per lanciare promozioni on line, sono ottime fonti per poter proporre un autore ad un programma televisivo di prima fascia.
Domanda spigolosa. Libro auto-pubblicato significa per un giornalista “mancanza di qualità” di un testo a priori?
Ma sta scherzando? Assolutamente no. Abbiamo trovato ottimi testi, tra i tanti arrivati in redazione, di autori auto-pubblicati. L'auto-pubblicazione non è assolutamente un handicap se si è in presenza di un buon testo. Preferiamo lavorare con autori auto-pubblicati piuttosto che con autori pubblicati da case editrici palesemente a pagamento.
Cosa pensa degli autori che lanciano il proprio libro esclusivamente sui canali social o con promozioni Facebook/Instagram?
Penso che non stiano ragionando con freddezza e che si stiano facendo imbambolare dalla potenza di un marchio molto forte. Mi spiego meglio: lanciare un post a pagamento su Meta del tipo “È uscito il mio libro” avrà un certo tipo di riscontro, molto spesso non soddisfacente, specie se si dispone di un budget esiguo. Tutt'altro risultato si otterrà se sui canali social viene rilanciato un contenuto giornalistico reale; una recensione, un'intervista. “Repubblica: la recensione al mio libro” è un post che otterrà sicuramente un più alto numero di consensi rispetto al primo esempio. Un ufficio stampa serve anche a creare questo tipo di contenuti da rilanciare con promozioni a pagamento sui social.
Un'altra questione su cui c'è tanta confusione al riguardo: che differenza c'è tra un ufficio stampa e un'agenzia pubblicitaria?
Un ufficio stampa crea contenuti giornalistici, reali, spontanei (recensioni, articoli, interviste). Un ufficio stampa non richiede budget esorbitanti (360 euro /2500 euro). Un'agenzia pubblicitaria crea contenuti pubblicitari, non spontanei (banner, spot, box promozionali pubbliredazionali). Un'agenzia pubblicitaria presenta dei costi esorbitanti al di sopra dei 10.000 euro sino a campagne da 25.000 euro. È un ottimo escamotage quando si è in presenza di un autore noto a livello nazionale, è una pessima idea (una forzatura direi) per lanciare un autore emergente o un autore non ancora noto sul piano nazionale.
Come possono contattarvi gli autori o gli editori che gradiscono ricevere informazioni o attivare una campagna promozionale per il proprio libro?
Possono scriverci su info@diffondilibro.it oppure possono visitare il nostro sito www.diffondilibro.it
Partiamo con una domanda semplice. Un'agenzia stampa trova il tempo di leggere i libri degli scrittori per i quali lavora?
Un'agenzia stampa che ama il proprio lavoro DEVE trovare il tempo di leggere con cura i testi dei propri clienti. Sì, è vero: molte agenzie italiane non leggono i testi dei propri autori; noi preferiamo invece leggere tutti i libri di cui ci occupiamo e creare un comunicato stampa ad hoc. Chi lavora per te, dovrebbe conoscere la tua opera; deve conoscere la voce dell'autore, lo stile, le citazioni presenti nel testo per poterlo presentare al meglio a giornalisti e a contatti mediatici.
Di quali generi letterari vi occupate?
Non siamo una casa editrice, siamo un servizio. Un servizio che deve funzionare bene. Ci occupiamo di qualsiasi genere letterario. In primis, chiaramente, narrativa non di genere e di genere (azione, avventura, thriller, noir, giallo, fantasy, fantascienza, horror, memoir, romance, western, etc.. con tutte le loro sottocategorie), poesia e saggistica in tutte le sue declinazioni. Ci occupiamo anche della promozione di eventi letterari, concorsi, rassegne e audiolibri.
Perché uno scrittore dovrebbe avere bisogno dell'aiuto di un ufficio stampa nel 2025? Non può auto-promuoversi?
Fondamentalmente auto-promuoversi significa dire: sono bravo. Se si gradisce ottenere un risultato non di qualità, certamente uno scrittore può auto-promuoversi. Sa.... negli anni '80 e '90 era anche pensabile che uno scrittore potesse lanciare un libro da solo. I canali mediatici erano assai limitati, non era così complesso lanciare un libro. Oggi giorno i canali di comunicazione sono cresciuti a dismisura, è una vera e propria giungla. Bisogna essere in possesso di tanti contatti, diretti, aggiornati e soprattutto bisogna sapere come mettersi in contatto con le persone giuste e che iter rispettare. Uno scrittore deve impiegare il suo tempo a creare, a leggere altri autori e a migliorarsi. Un tempo andava in voga un detto che negli ultimi anni si è perso: “a ciascuno il suo”. Questa attitudine di svolgere lavori per i quali non si ha nessuna competenza è uno dei tanti mali della moderna società, ma non voglio dilungarmi su questo aspetto.
In che settori della comunicazione vi muovete?
Tutti.
Emittenti Radiofoniche e Televisive (Nazionali, Regionali, Locali)
Settore Stampa (Quotidiani, Riviste, Free press)
On Line (Agenzie Stampa, Giornali On Line, Riviste di cultura e lettura, Spettacolo, Blog)
Social Media
Una promozione efficiente DEVE operare in tutti i reparti della comunicazione.
Mi faccia capire un aspetto importante del vostro lavoro. I contatti con i giornalisti avvengono esclusivamente tramite l'invio di mail e di newsletter?
Certo che no. Il nostro lavoro si basa sulle esperienze di tanti anni e sui contatti di ciascun pubblicista che lavora con noi. Si tratta di contatti diretti, a stretto giro. È impensabile impostare un lavoro di comunicazione solo tramite l'invio di email. Il cosiddetto re-call telefonico è un aspetto fondamentale del nostro lavoro. Contattiamo telefonicamente un grandissimo numero di siti, emittenti radio-televisive e tutto il reparto stampa cartaceo italiano (Quotidiani nazionali, quotidiani locali, riviste spettacolo e lettura, inserti, free press, settimanali).
Crede che sia ancora importante la diffusione su riviste cartacee oggigiorno?
Assolutamente sì. Il pubblico che legge il Corriere Della Sera cartaceo è completamente differente dal pubblico del Corriere on line. E questo accade per tutte le testate. Sulle riviste cartacee si raggiunge un pubblico più maturo, meno frettoloso, spesso di cultura medio/medio alta. E poi è un discorso di autorevolezza oltre che di visibilità. Gli articoli sui cartacei sono OTTIME fonti per lanciare promozioni on line, sono ottime fonti per poter proporre un autore ad un programma televisivo di prima fascia.
Domanda spigolosa. Libro auto-pubblicato significa per un giornalista “mancanza di qualità” di un testo a priori?
Ma sta scherzando? Assolutamente no. Abbiamo trovato ottimi testi, tra i tanti arrivati in redazione, di autori auto-pubblicati. L'auto-pubblicazione non è assolutamente un handicap se si è in presenza di un buon testo. Preferiamo lavorare con autori auto-pubblicati piuttosto che con autori pubblicati da case editrici palesemente a pagamento.
Cosa pensa degli autori che lanciano il proprio libro esclusivamente sui canali social o con promozioni Facebook/Instagram?
Penso che non stiano ragionando con freddezza e che si stiano facendo imbambolare dalla potenza di un marchio molto forte. Mi spiego meglio: lanciare un post a pagamento su Meta del tipo “È uscito il mio libro” avrà un certo tipo di riscontro, molto spesso non soddisfacente, specie se si dispone di un budget esiguo. Tutt'altro risultato si otterrà se sui canali social viene rilanciato un contenuto giornalistico reale; una recensione, un'intervista. “Repubblica: la recensione al mio libro” è un post che otterrà sicuramente un più alto numero di consensi rispetto al primo esempio. Un ufficio stampa serve anche a creare questo tipo di contenuti da rilanciare con promozioni a pagamento sui social.
Un'altra questione su cui c'è tanta confusione al riguardo: che differenza c'è tra un ufficio stampa e un'agenzia pubblicitaria?
Un ufficio stampa crea contenuti giornalistici, reali, spontanei (recensioni, articoli, interviste). Un ufficio stampa non richiede budget esorbitanti (360 euro /2500 euro). Un'agenzia pubblicitaria crea contenuti pubblicitari, non spontanei (banner, spot, box promozionali pubbliredazionali). Un'agenzia pubblicitaria presenta dei costi esorbitanti al di sopra dei 10.000 euro sino a campagne da 25.000 euro. È un ottimo escamotage quando si è in presenza di un autore noto a livello nazionale, è una pessima idea (una forzatura direi) per lanciare un autore emergente o un autore non ancora noto sul piano nazionale.
Come possono contattarvi gli autori o gli editori che gradiscono ricevere informazioni o attivare una campagna promozionale per il proprio libro?
Possono scriverci su info@diffondilibro.it oppure possono visitare il nostro sito www.diffondilibro.it
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