Figgatta De Blanc è il decimo album in studio di Elio e le storie tese. Il disco si apre come ai bei tempi, con quelle conversazioni riavvolte al contrario che riportano la mente agli esordi del leggendario Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu (1989).
 
L'iper funk di Vacanza alternativa e il successivo vocoder di She Wants, ci fanno immediatamente capire che il fulcro dell'opera questa volta saranno gli anni settanta. La parte progressive emerge con prepotenza nel trittico Bomba Intelligente (da segnalare qui la presenza di Francesco Di Giacomo, compianta ex voce del Banco del Mutuo Soccorso), Inquisizione e Ritmo sbilenco (forse l'highlight assoluto del platter), ma nel resto del cd si respira anche aria di fusion e di world music, come nella spensierata Cameroon.
 
Il featuring di J-Ax in Il rock della tangenziale e i fiati arrangiati da Demo Morselli in Il primo giorno di scuola, propongono il combo in versione puramente rock, mentre le canzoni già sentite a Sanremo (Vincere l'odio e Il quinto ripensamento), completano una tracklist estremamente eterogenea, perennemente in bilico tra orecchiabilità ed esigenze strumentali da musicisti di prima categoria.
 
Sebbene non si possa parlare di Figgatta De Blanc come del miglior lavoro degli EELST, è assolutamente ingeneroso liquidarlo come un disco scontato o poco ispirato. Tutt'altro. E' l'ennesimo sussulto d'orgoglio e di vitalità di un gruppo il cui nucleo storico ha oramai superato i cinquant'anni, e che ha raggiunto una popolarità difficilmente immaginabile in un paese tradizionalmente ancorato alla musica leggera e alla melodia scontata.
 
Un lavoro a cui ogni appassionato di musica che si rispetti, ha il dovere di dedicare almeno qualche ora del proprio tempo.