The Bloody Beetroots: una carica internazionale tutta made in Italy

The Bloody Beetroots: una carica internazionale tutta made in Italy

Sir Bob Cornelius Rifo, alias The Bloody Beetroots, è stato all'Estragon di Bologna il 4 dicembre scorso per un live che, dopo essere stato apprezzato da artisti del calibro di Chemical Brothers, Britney Spears, Wu Tang Clan, Theophilus London, Refused e Robyn, è stato assolutamente entusiasmante.
Prima del live bolognese, Nightguide lo ha incontrato prima dello show e ha scambiato qualche battuta con lui.

 
NG. The Bloody Beetroots, alias Sir Bob Cornelius Rifo, nome esterofilo e altisonante ma italiano doc. Fai parte della categoria nemo profeta in patria? 
Preferisco dire di essere uno Zingaro disadattato con grossi problemi di residenza. Non appartengo a nulla e a nessuno ma tengo alta la bandiera Italiana.

 
NG. Steve Aoki, Paul Mc Cartney e Raphael Gualazzi. Cos'hanno in comune?
Semplicemente la musica, perché ognuno di questi è un artista.

 
NG. E tu cos'hai in comune con loro, oltre alla musica? 
La musica! Ognuno di loro ha una piccola parte di ascolti che combacia con le mie stesse influenze. Sono questi i comuni denominatori che poi fanno in modo di avvicinarci e permettono di lavorare insieme. Quello è il nostro linguaggio.

 
NG. Sir Bob ama la dimensione live, ma è anche djset. E il tuo pubblico, per cosa ti segue? 
Credo perché non ho molti filtri, non ho molte mura sulle quali appoggiarmi. Preferisco essere molto libero qualsiasi sia l'approccio in cui mi esibisco. Poco importa che sia live o djset, sono sempre io.

 
NG. Essere sui palchi dei maggiori festival mondiali ti ha permesso di sviluppare un bagaglio di esperienze sia lavorative che umane mastodontico. Qual è stato l'avvenimento/incontro/artista che ti ha lasciato di più?
Ognuno ha lasciato un'impronta abbastanza indelebile nel mio percorso umano e artistico. È chiaro che i nomi altisonanti delle mie collaborazioni potrebbero lasciar credere che siano state quelle le persone chiave, ma tutte hanno contribuito a quelle che sono la mia umanità, la mia musicalità e tutto quello che ci gira intorno. Vorrei mettere tutti sullo stesso piano, e con questo intendo anche gli amici, i fratelli, le sorelle e i miei genitori.

 
NG. E che differenza trovi tra l'Italia e il resto del mondo? 
L'Italia è sempre un po' indietro causa situazione culturale differente. Ma come l'Italia anche altri paesi sono in ritardo rispetto a un certo tipo di musica. Dipende molto da cosa si muove intorno ai mass media e dal tipo di socialità vissuta dalle generazioni orbitanti.

NG. Nightguide dà molta importanza alla fotografia e alla musica live, però con un'impostazione da reportage, con fotografie che raccontano l'evento a partire dal suo pubblico per spostarsi su scatti lontani dallo standard che possano catturare il momento. Per la prima volta voglio fare questa domanda a un musicista: cosa pensi dei fotografi musicali e del loro lavoro sottopalco?
 
Come nella fotografia da ritratto o da paesaggio, ci sono fotografi bravi e non. Ho avuto a che fare con bravissimi fotografi live e altri invece molto molto standard che copiavano stili a loro volta già copiati. Uno show può essere ritratto in mille modi diversi, o per assurdo al contrario anche una foto sola nel momento giusto può bastare a descrivere l'atmosfera specifica di uno show.

 
NG. 4 dischi all'attivo, svariati ep e remix prestigiosi. A quando la prossima nuova produzione? 
Il 2015 sarà votato alla ricerca musicale accoppiata al mio progetto di dj set SBCR, che in via sperimentale ho utilizzato nel 2014 per vedere a cosa poteva portarmi e come veniva recepito. 
Uscirà a Marzo un Ep per Dim Mak Records, verrà presentato ad Austin e conterrà 4 pezzi, ognuno diverso, come è mio solito fare ma prettamente orientati al contesto club, in cui anche il brano più lento potrà essere ballato. La mia intenzione è quella di far uscire almeno 4 Ep, e la mia priorità nel 2015 sarà comunque SBCR production.
 
Intervista a cura di Luigi Rizzo

Foto credits: Luigi Rizzo.

QUI la gallery del live

estragon, estragon bologna, sir bob cornelius rifo, the bloody beetroots

Articoli correlati

Interviste

Intervista ad Arturo Melillo, autore dell’opera “C’è un tempo per ogni cosa”.

27/03/2025 | Bookpress

Arturo melillo (roma, 1979) è un imprenditore, coach, insegnante, formatore e consulente aziendale. Specializzato nella crescita personale, supporta imprenditori e azien...

Interviste

Giovanni Riva, autore di “Game over! Come ho vinto la mia battaglia contro il gioco d’azzardo e come puoi farlo anche tu”.

06/02/2025 | Bookpress

Giovanni riva (milano, 1988) vive nella maremma toscana ed è stato impiegato, negli anni, in vari ruoli nel settore commerciale. La sua vera passione, tuttavia, è sempr...

Interviste

Intervista a Giovanni Viola, direttore dell’agenzia Diffondi Libro

04/02/2025 | Bookpress

Abbiamo incontrato giovanni viola, direttore dell'ufficio stampa per autori ed editori diffondi libro, agenzia di comunicazione e ufficio stampa, operativa dal 2020. Ne ...

424838 utenti registrati

17141076 messaggi scambiati

18933 utenti online

30161 visitatori online