
PIRANDELLO: IL FU MATTIA PASCAL
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26/04/2007 | witch
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[testo tipico>Titolo: Il fu Mattia Pascal
Autore: Luigi Pirandello
Prima uscita 1904[/testo>
[img src=/data/rubriche/ldirizoq5beun3y21mdt1177573736.jpg alt=Immagine>
INTRODUZIONE ALL'OPERA
Gran classico della lingua italiana, il grande Pirandello con le sue maschere ha inteso bene la vita... ognuno di noi vive indossando delle maschere; il rifiuto di tale idea da parte dell'uomo parte dal presupposto che se lo affermasse non sarebbe più vita. Le Maschere che indossiamo non devono essere intese come falsità, ma come quella gran capacità dell'uomo di adattarsi alle situazioni e nell'attuale società questa, ormai divenuta, qualità non può mancare.
Mattia Pascal è testimone perfetto di questa condizione assurda dell'uomo che vive imprigionato in tali maschere sociali di “marito, moglie, padre, zio, amico”e di conseguenza anche prigioniero di tutte “quelle leggi, quei doveri e quelle parole” contro cui l'uomo lotta ogni giorno vivendo così la sua vita. Mattia però è fortunato ha una seconda possibilità...
TRAMA
Mattia Pascal vive in un immaginario paese ligure, Miragno, dove il padre, che si era arricchito con i traffici marittimi e il gioco d'azzardo, ha lasciato in eredità alla moglie e ai due figli una discreta fortuna. A gestire l'intero patrimonio è un avido e disonesto amministratore, Batta Malagna, la cui nipote, Romilda, è messa incinta da Mattia dopo che non è riuscito a farla sposare all'amico Pomino. Mattia è costretto a sposare Romilda e a convivere con la suocera vedova che non manca di manifestare il suo disprezzo per il genero che considera inetto.
Tramite l'amico Pomino, Mattia ottiene un lavoro come bibliotecario, ma dopo un po' di tempo, infelice per il lavoro che trova umiliante e per il matrimonio che si è rivelato sbagliato, decide di fuggire da Miragno e di tentare l'avventura in Francia. Arrivato a Montecarlo e fermatosi a giocare alla roulette, in seguito ad una serie di vincite fortunate, diventa ricco.
Deciso a ritornare a casa per riscattare la sua proprietà e vendicarsi dei soprusi della suocera, un altro fatto muta il suo destino:
Mentre è in treno legge per caso su un giornale che a Miragno è stato ritrovato nella roggia di un mulino il cadavere di Mattia Pascal. Prima rimase sconvolto poi...
COMMENTI
Particolarità di questo libro è la doppia Premessa: la prima seria, la seconda, definita dallo stesso Mattia Pascal, a mo' di scusa. Mattia in questa seconda premessa però ribatte che non era più tempo di scrivere libri, neppure per scherzo, da quando Copernico ha scoperto che "gli uomini sono atomi infinitesimali su un granellino di sabbia impazzito, che gira e rigira senza sapere perché, le storie degli uomini non hanno più alcun valore". Ricordando così lo stato di insicurezza che l'uomo in quell'epoca viveva.
Nel mio piccolo vorrei darvi un consiglio: per coloro che non leggono molto spesso se decidete di farlo partite dai grandi classici vi assicuro che vi appassionerete e non fatevi preconcetti sulla noiosità di un grande autore solo perché crediate non siano trattati temi moderni. Pensate un po' Pirandello con le sue maschere voleva descrivere la vita della sua epoca, ma è passato poco più di un secolo e tale descrizione è ancora valida.
P.s.: è il mio primo articolo su questa rubrica... spero di non essere stata troppo pesantuccia.
Buona Lettura
Angela Natilla
Autore: Luigi Pirandello
Prima uscita 1904[/testo>
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INTRODUZIONE ALL'OPERA
Gran classico della lingua italiana, il grande Pirandello con le sue maschere ha inteso bene la vita... ognuno di noi vive indossando delle maschere; il rifiuto di tale idea da parte dell'uomo parte dal presupposto che se lo affermasse non sarebbe più vita. Le Maschere che indossiamo non devono essere intese come falsità, ma come quella gran capacità dell'uomo di adattarsi alle situazioni e nell'attuale società questa, ormai divenuta, qualità non può mancare.
Mattia Pascal è testimone perfetto di questa condizione assurda dell'uomo che vive imprigionato in tali maschere sociali di “marito, moglie, padre, zio, amico”e di conseguenza anche prigioniero di tutte “quelle leggi, quei doveri e quelle parole” contro cui l'uomo lotta ogni giorno vivendo così la sua vita. Mattia però è fortunato ha una seconda possibilità...
TRAMA
Mattia Pascal vive in un immaginario paese ligure, Miragno, dove il padre, che si era arricchito con i traffici marittimi e il gioco d'azzardo, ha lasciato in eredità alla moglie e ai due figli una discreta fortuna. A gestire l'intero patrimonio è un avido e disonesto amministratore, Batta Malagna, la cui nipote, Romilda, è messa incinta da Mattia dopo che non è riuscito a farla sposare all'amico Pomino. Mattia è costretto a sposare Romilda e a convivere con la suocera vedova che non manca di manifestare il suo disprezzo per il genero che considera inetto.
Tramite l'amico Pomino, Mattia ottiene un lavoro come bibliotecario, ma dopo un po' di tempo, infelice per il lavoro che trova umiliante e per il matrimonio che si è rivelato sbagliato, decide di fuggire da Miragno e di tentare l'avventura in Francia. Arrivato a Montecarlo e fermatosi a giocare alla roulette, in seguito ad una serie di vincite fortunate, diventa ricco.
Deciso a ritornare a casa per riscattare la sua proprietà e vendicarsi dei soprusi della suocera, un altro fatto muta il suo destino:
Mentre è in treno legge per caso su un giornale che a Miragno è stato ritrovato nella roggia di un mulino il cadavere di Mattia Pascal. Prima rimase sconvolto poi...
COMMENTI
Particolarità di questo libro è la doppia Premessa: la prima seria, la seconda, definita dallo stesso Mattia Pascal, a mo' di scusa. Mattia in questa seconda premessa però ribatte che non era più tempo di scrivere libri, neppure per scherzo, da quando Copernico ha scoperto che "gli uomini sono atomi infinitesimali su un granellino di sabbia impazzito, che gira e rigira senza sapere perché, le storie degli uomini non hanno più alcun valore". Ricordando così lo stato di insicurezza che l'uomo in quell'epoca viveva.
Nel mio piccolo vorrei darvi un consiglio: per coloro che non leggono molto spesso se decidete di farlo partite dai grandi classici vi assicuro che vi appassionerete e non fatevi preconcetti sulla noiosità di un grande autore solo perché crediate non siano trattati temi moderni. Pensate un po' Pirandello con le sue maschere voleva descrivere la vita della sua epoca, ma è passato poco più di un secolo e tale descrizione è ancora valida.
P.s.: è il mio primo articolo su questa rubrica... spero di non essere stata troppo pesantuccia.
Buona Lettura
Angela Natilla
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