IL FENOMENO SAGI REI E I BRANI CHE NON TRAMONTERANNO MAI

IL FENOMENO SAGI REI E I BRANI CHE NON TRAMONTERANNO MAI

A molti questo nome non dirà nulla, suonerà anche un po' strano probabilmente.. altri, come me, avranno ascoltato qualcosa e se ne saranno innamorati..
Vi racconto il mio approccio con questo fenomeno: ero in macchina, una domenica sera.. radio accesa.. ad un tratto su una delle tante frequenze, capto un arpeggio che rapisce la mia attenzione.. era qualcosa di conosciuto, ma c'era un non so che di insolito.. con lo scorrere delle note mi rendo conto che si trattava dell'inconfondibile introduzione di un famoso pezzo dance di fine anni Novanta: “Free” degli Ultra Naté. Andando avanti nell'ascolto, la calda e suadente voce dell'interprete mi dà un brivido.. è stato subito amore..
Chi fosse quel genio che aveva rivisitato una hit già fantastica di suo in chiave acustica era diventato l'obiettivo che avrei perseguito una volta rientrata a casa.
Detto fatto: l'artefice di questa genialata è Sagi Rei, 32enne cantante e chitarrista israeliano, che ha rivisitato in acustico le disco hit del decennio scorso che ha raccolto in un primo album, “Emotional songs”.
Ma andiamo per gradi, facendo un excursus di vita e opere di questo personaggio..
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Sin da piccolo Sagi mostrava interesse per la musica, che in casa si ascoltava parecchio. Dopo aver trascorso la propria adolescenza nel suo paese d'origine, Sagi decide di partire per il suo pellegrinaggio intorno alle capitali europee, dove inizia a confrontarsi con nuove realtà socio-culturali, cercando nel frattempo di migliorarsi musicalmente, grazie alle sue innate doti e alla potenzialità, forse trasmesse dalla madre che era una rinomata musicista e concertista nella propria città natale (Tel Aviv).
Durante il soggiorno europeo, Sagi arricchisce il proprio bagaglio culturale, mettendo in relazione la spiritualità orientale con l'ebbrezza tipicamente occidentale di vivere il divertimento. Durante il proprio cammino di formazione artistica, inizia a frequentare la scena notturna delle diverse metropoli del Vecchio Continente.
Quando, nella metà degli '90 arriva in Italia, prende coscienza delle sue capacità musicali ed artistiche, mescolando le varie esperienze vissute con una nuova crescita artistica ed entra così a fare parte di un coro gospel a Milano, con cui gira l'Italia. Parallelamente comincia, pian piano, a costruirsi una credibilità come cantante solista e, all'età di 19 anni inizia ad esibirsi in diversi locali della Lombardia, in formazioni unplugged o con soul band; contemporaneamente approfondisce le sue doti studiando canto (a sua volta, ora, lo insegna da qualche anno).
E' proprio in uno di questi locali, e durante una sua esibizione, che viene notato da Cristian Piccinelli, produttore affermato a livello internazionale, che oltre a renderlo “voce” di alcuni suoi progetti lo introduce nel magico mondo della dance presentandolo a produttori del calibro di Mario Fargetta (per il quale interpreta “People On The Beat”), Diego Abaribi e Mauro Marcolin (proprietari anche dell'etichetta Melodica). Ma è dall'incontro tra questi ultimi e Max Moroldo che nasce l'idea di creare un progetto innovativo che possa sposare i due “mondi” che ormai fanno parte dell'animo artistico di Sagi Rei: il pop e la dance.
L'indole intimista di Sagi, in virtù delle sue origini, e la sua splendida e versatile voce, formano un connubio perfetto con gli strumenti acustici (tra cui l'inseparabile chitarra classica) tanto amati (e suonati) dal talentuoso artista israeliano.
Nel 2005 esce il suo primo album, appunto, “Emotional Songs” e i dodici brani che alla fine ne faranno parte sono: "Your loving arms", "All around the world”, "Freed from desire", "Right in the night", "Rhythm is a dancer", "L'amour toujours", "Show me love", "Crazy man", "Free", "Gypsy rhythm", "What is love", "Wrap me up".
La scelta dei brani da inserire in "Emotional songs" è il risultato di un'attenta selezione dei pezzi che potevano piacere di più, non solo in Italia. Tutte hanno una melodia fantastica e si sono adattate benissimo a una rivisitazione acustica.
“Emotional Songs” riscuote immediatamente un'incredibile successo.
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Il 2007 è l'anno in cui esce il suo secondo album, “Emotional Songs, part 2”, certamente una conferma, in cui sono presenti: “Gipsy Woman”, “I Love to Love”, “Promised Land”, “Missing”, “Crying at the Discoteque”, “Don't Stop Movin'”, “Starlight”, “Sing It Back”, “You Spin Me 'Round”, “Can't Take My Eyes”, “Lady”, “All That She Wants”, “Sweet Dreams”, “Two Can Play That Game”.
Più che di soft remix, anche per questo secondo album, si può parlare di "soft remake", per cui mai titolo fu più azzeccato.. “Emotional Songs”, canzoni emozionanti, canzoni per emozionare.. e vi assicuro, lo sono davvero!
Fonte:

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